
Liguria

Serata Dulcis in fundo – luglio 2023
Serata Vermentino, Cinque Terre e Sciacchetrà – 6 Luglio
incoraggiato dalla bella serata sui Chianti e dall’invito di alcuni dei partecipanti a organizzare una nuova serata prima delle vacanze, sono a proporvi una serata sui bianchi dell’estremo levante ligure per Giovedì 6 Luglio sempre al Dulcis a Milano.
L’idea è di degustare 2 o 3 Vermentini dei Colli di Luni, 2 o 3 Cinque Terre e uno Sciacchetrà, giusto per chiudere con un passito iconico delle Cinque Terre. Il tutto accompagnato da un menù ad hoc di Saverio del Dulcis.
Come già per i Chianti, poiché la formula del ristorante prevede la prenotazione della serata per un minimo di 30 persone, chiedo a chi è interessato di darmi conferma il più velocemente possibile, così da fermare la data.
Info e prenotazioni:
02-66712503
info@dulcisinfundo.it
Euro 35,00 a persona
Via Zuretti, 55, Milano, Mi 20125
Vini naturali nella Liguria di Levante: la via di Terra della Luna
Terra della Luna produce Granaccia, Syrah e Vermentino al confine tra Liguria e Toscana, e si può definire un avamposto originale e di qualità per la produzione di vini naturali. Il patron della cantina, Alessandro Vignali, trasuda passione e determinazione, quella di chi è consapevole di una missione che sa di impresa: ottenere il massimo della qualità ed espressività dei vini trattando in modo rigoroso terreni e vigna senza pesticidi, concimi chimici e diserbanti, e il vino senza solfiti aggiunti.
Mi sono presentato avendo sentito parlare bene della sua Granaccia Caligrè, un rosso da uve di tradizione mediterranea, note con vari nomi a seconda delle zone di produzione. Per rimanere in Italia: Cannonau in Sardegna, Alicante sulle coste toscane, Bordò nelle Marche, Tocai Rosso in Veneto, Granaccia in Liguria …
I primi assaggi dalle botti hanno subito delineato lo stile della cantina: vini dal gusto intenso ed avvolgente, profondi e persistenti, quasi masticabili, di grande personalità senza eccessi alcolici (12,5 ° i bianchi, 13,5° o 14° i rossi). Ecco una descrizione sintetica degli assaggi dalle bottiglie.
I bianchi:
- Vermentino Plinio “il giovane” 2018: profumi di erbe liguri, e una bella vena di freschezza che invoglia a ripetere il sorso
- Vermentino Plinio 2017: una spremuta di rosmarino al naso e al palato, avvolgente e articolato, lo vedo bene accostato a verdure ripiene, testaroli al pesto, coniglio alla ligure
- Vermentino Lun’Antica 2017 (vendemmia tardiva): colore aranciato deciso e brillante, spettro olfattivo variegato e complesso (erbe aromatiche, sottobosco ligure e resine di pino, miele, agrumi , …); palato ricco e sfaccettato, riprende e amplifica le suggestioni mediterranee dei profumi
I rossi:
- Granaccia Caligrè 2017: bel rosso dal gusto pieno e avvolgente, di ottima bevibilità, rende bene al palato l’effetto di masticabilità e persistenza
- Syrah Vignali 2017: un filo più verticale del precedente, di cui esibisce le stesse belle caratteristiche, ma con maggiore freschezza, dovuta anche al vitigno, responsabile anche dei profumi
- Syrah Vignali 2015: bella evidenza del pepato già nei profumi, al palato morbido e avvolgente, di corpo, ancorchè slanciato e di bellissima beva, pronto oggi per ogni accostamento da rosso
- Vignali di Luna 2013 (Granaccia e Syrah al 50%): notevole intensità gusto / olfattiva, grande struttura, promette longevità, pur essendo già oggi bevibile ed accostabile ai piatti di carne più impegnativi
Considerato che il patron considera alcune vecchie annate sia di Vermentino, la 09 e la 13 ad esempio, sia di Granaccia, ad es. la 2014, oggi straordinarie, c’è di che rimanere meravigliati e grati di averci fatto conoscere una realtà così ricca di gusto, benessere e rispetto della natura.
Serata “Dulcis in fundo” – settembre 2020
Info e prenotazioni:
02-66712503
info@dulcisinfundo.it
Euro 35,00 a persona
Via Zuretti, 55, Milano, Mi 20125
Alla scoperta dei vini dei Colli di Luni
Mercoledì 16 settembre ore 20,00
garantendo la massima attenzione e il distanziamento sociale per questo motivo la serata sarà a numero chiuso!
Dulcis in fundo e Sorsi di territorio propongono:
MENU’ DELLA SERATA:
- Colli di Luni Vermentino 2019
- “Condiglione” di polpo
- Colli di Luni Vermentino Il Maggiore 2019
- Spiedino pollo, mele e gamberi con salsa alla camomilla
- Colli di Luni Vermentino Superiore 2019
- Bocconcino di rana pescatrice pancettata con pomodoro confit
- Colli di Luni Rosso Maniero 2019
- Tagliata di manzo con sedano e olive di riviera su letto di patate alle erbe
euro 35,00 a persona
Nell’ultimo lembo di Liguria verso le Alpi Apuane, tra il Golfo della Spezia e le spiagge della Versilia, i Colli di Luni offrono un paesaggio unico di borghi e vigneti affacciati sul mare. Qui regna da secoli la coltivazione dell’uva bianca Vermentino, e si può ben dire che, insieme alla Gallura in Sardegna, i Colli di Luni rappresentino oggi il vertice qualitativo per la produzione italiana del vino Vermentino. Ottaviano Lambruschi per primo ha saputo valorizzare questo territorio tanto che già alla fine degli anni 90 i suoi vini erano richiesti alla mensa del Quirinale. Da una estrema cura della vigna e da alcune delle colline meglio esposte, Costa Marina e Il Maggiore, ha trasferito nel bicchiere le brezze salmastre, il sole e la mineralità dei suoli, riuscendo ad evocare in chi degusta la suggestione visiva di quel mare azzurro infinito di fronte ai vigneti.
Nella serata avremo modo di assaggiare 3 versioni diverse di Vermentino in una sequenza ideale che parte da una versione di gustosa immediatezza, per poi salire in eleganza, ampiezza aromatica e struttura. Il Rosso Maniero, fruttato e beverino, completerà questa incursione nei Colli di Luni accompgnata dai vini di Ottaviano Lambruschi.
Un assaggio di Liguria – Cinque Terre
Rotta per un’ora la quarantena per andare a prendere un po’ di pesce (gamberi e gallinella per una pasta a pranzo e sgombri sfilettati per la cena) rientro a casa determinato ad aprire la nuova annata di Altrove, bianco icona delle Cinque Terre, prodotto da uno dei pochi produttori liguri di respiro sovra nazionale, conosciuto a New York come in Australia.
La degustazione ha rivelato un Vino di Territorio come pochi assaggiati recentemente. Bella corrispondenza tra naso e palato, intenso, con un ampio ventaglio di percezioni gustative, carattere secco e salmastro, con note di erbe liguri, frutta esotica, spezie. Gusto pieno, avvolgente, dinamico, di bella progressione gustativa e ottima persistenza. Riconosci la territorialità nel richiamo al mare, nei colori di un Cinque Terre della tradizione contadina, nella verticalità dei sapori, che richiamano gli aromi delle erbe sui terrazzamenti, e le scogliere tra Riomaggiore e Portovenere, sopra le quali sorgono le vigne.
Pur senza la struttura ed eleganza del 2016, raggiunge comunque, attraverso un armonico blend di 2 annate minori, la soglia dell’eccellenza. La pasta con ragù di gallinella e gamberi e gli sgombri freschissimi non potevano avere abbinamento più riuscito.
Complimenti al visionario Walter De Battè, che sa far emergere sempre il meglio del Territorio anno dopo anno per la gioia di noi appassionati.
La nostra descrizione in termini più formali (seguendo la scheda di valutazione AIS):
- Esame visivo: cristallino, giallo dorato vivace, di bella consistenza
- Esame olfattivo: profumi intensi, complessi e fini, si riconoscono profumi vegetali di alga marina, foglia di pomodoro, timo, origano, profumi fruttati di frutta esotica (mango), di frutta sciroppata (pesca), profumi speziati di vaniglia e zafferano, profumi minerali di salmastro
- Esame gusto-olfattivo: secco, morbido e fresco, sapido, di corpo, equilibrato, intenso, persistente, fine
Vino: Altrove 2017/2018, 14% Vol, di Walter De Battè
Denominazione: Vino Bianco – Quantità prodotte: 1.600 bottiglie – Prezzo in enoteca: sui 38 €)
Di Vini … Panorami: Liguria Colli di Luni
Territorio
Oggi parliamo dell’estremo Levante ligure, un territorio racchiuso nella parte orientale della Provincia di La Spezia ed esteso, con la DOC Colli di Luni, ad alcuni comuni toscani della provincia di Massa Carrara. Da un punto di vista geografico siamo ormai oltre l’appennino ligure. Dal borgo di Castelnuovo Magra, cuore vitivinicolo della zona, si ha il Golfo della Spezia a occidente, al di là del fiume Magra, mentre le Alpi Apuane, con le cave di marmo chiaramente visibili, troneggiano allo sguardo qualche chilometro più a Est. Il mare riempie l’orizzonte a Sud con la sua inconfondibile macchia di blu e porta brezze salmastre, a volte resinose quando spirano dalla pineta di Monte Marcello. In questa terra di confine, seppure regionale, e di passaggio (a Nord la via Francigena porta a Pontremoli, al Passo della Cisa, e infine alla Pianura Padana), si produce uno dei bianchi italiani più interessanti e rappresentativi: il Vermentino.
Le caratteristiche del vino
Il vino si presenta con profumi floreali e di frutti bianchi e gialli ed esibisce al palato ottima freschezza e bevibilità. E’ gustoso e morbido ma al contempo sapido, spesso salino per il terreno ricco di sali minerali. Il finale è tipicamente amarognolo, soprattutto in gioventù, e lascia un palato pulito con gradevoli note ammandorlate. Fra le zone geografiche di produzione italiana il Colli di Luni Vermentino si distingue per eleganza e mineralità. In sintesi stiamo parlando di un vino mediterraneo, ricco di sapore, secco, elegante, adattissimo agli abbinamenti con pesce e frutti di mare.
Tipologie presenti sul mercato
Nel mercato, e a volte all’interno della stessa cantina, si trovano versioni fra loro diverse, tese ad esplorare le potenzialità del vitigno e a migliorarne la bevibilità. Si assiste, con esiti sempre più convincenti, ad una ricerca espressiva che il consumatore curioso non può che valutare positivamente. Descriverò, con relativi giudizi, alcuni Vermentino (non solo DOC) di questa zona che ho avuto modo di seguire da vicino nelle ultime stagioni. E’ quindi un campione limitato (10 produttori, 16 vini), seppure significativo, che non esaurisce la molteplicità di offerte di qualità oggi disponibili.
Gli Assaggi
Ho suddiviso i vini secondo 2 filoni: i vermentini classici e quelli frutto di ricerca.
Per farvi capire cosa intendo direi che i primi generalmente sono più secchi, puntano sulla freschezza e ad un consumo entro i 2 anni dalla vendemmia. I secondi si allontanano in modo più deciso dallo schema classico, ad es. per la raccolta tardiva delle uve, per l’affinamento in legno o per macerazioni lunghe sulle bucce, e per questi motivi possono risultare complessivamente più morbidi, e anche più articolati e complessi. In entrambe le tipologie si riscontrano esempi di longevità sorprendenti, non pronosticati dagli stessi produttori, una prova che non tutte le potenzialità del vitigno sono del tutto conosciute. Per ogni tipo viene citata l’annata che ha maggiormente impressionato tra quelle degustate negli ultimi 2 anni.
Nota sui giudizi utilizzati: Fiesta (in centesimi da 85 a 87), Celebration (88 o 89), Top (da 90 a 92). A latere, indipendentemente dalla valutazione, viene aggiunto un cuoricino stilizzato per i vini che hanno lasciato una più duratura traccia nella memoria e nello spirito
Assaggi 1 – Vermentini Classici (in ordine alfabetico del produttore)
• Baia del Sole
Sarticola 2016: palato avvolgente e pieno, sapido, grande vena minerale, bella struttura e finale gradevolmente ammandorlato, ottima persistenza. Giudizio: Top
Oro d’Isèe 2017: bella vena acidula che scatena succulenza al palato, di gradevolezza immediata, di media struttura e buona persistenza. Giudizio: Fiesta
• Giacomelli
Le Pianacce 2018: palato immediato e gustoso, morbido, buona intensità di gusto e facilità di beva. Giudizio: Fiesta
Boboli 2017: acidità e struttura, palato fresco e leggermente aromatico, anche per la presenza di un 5% di Malvasia di Candia. Il vino, pur morbido, rimane assolutamente secco. Ottima bevibilità. Giudizio: Celebration
• La ColombieraCelsus 2017: dalle vigne a 250 metri sul mare dei vigneti di proprietà del comune toscano di Fosdinovo La Colombiera ha prodotto, avvalendosi di una breve macerazione sulle bucce, questo Vermentino pieno, di rara struttura e dinamicità al palato. Una nota quasi torbata rende profumi e beva ancora più accattivanti. Giudizio. Top.
• Ottaviano Lambruschi
Costa Marina 2017: grandissima finezza ed equilibrio, palato morbido, sapido e ricco di sfumature, finale di ottima persistenza. Un raffinato gentleman sui Colli di Luni. Giudizio: Top.
Il Maggiore 2018: Grande struttura ed eleganza, entra al palato decisamente secco, quasi verticale, e si apre ad una ampia gamma di sensazioni lasciandolo pieno di freschezza e gusto. Paradigmatico nella sua categoria. Giudizio: Top
Ottaviano 2018: leggermente macerato si mantiene comunque al gusto nell’alveo della tradizione, secco, sapido e minerale. La struttura è non comune e si sente al palato anche a sorso concluso. La beva rimane purtuttavia scorrevole. Giudizio: Celebration
• Santa Caterina
2016: l’assenza di appellativi non induca a scambiare questo per un classico vino base. Intanto è godibile per diversi anni, ha ottima sostanza, grande freschezza e pienezza di gusto, è morbido e succoso. Giudizio: Celebration
Assaggi 2 – Vermentini “di ricerca” (in ordine alfabetico del produttore)
• Lunae
Cavagino 2015: a partire da uve di ottima selezione è stato ottenuto, con un significativo passaggio in legno, un prodotto spiazzante bevuto giovane, ma di grande e gratificante dinamicità al palato bevuto dopo un opportuno affinamento, quando il legno, meno evidente in quanto tale, si è fuso con l’evoluzione naturale del vino donando complessità e ricchezza aromatica. Valutazione: Celebration.
• Giacomelli
Il Giardino dei Vescovi 2017: opulenza, freschezza, eleganza. Il passaggio in legno, evidente ma ben dosato, non ottunde una sostanza magnifica. L’impatto al palato è monumentale per calore e intensità di gusto, e stupiscono l’equilibrio e ancora una freschezza e dinamicità da vero fuoriclasse. Valutazione: Top.
• Il Torchio
Il Bianco 2018: naso aromatico, con bella corrispondenza al palato, gusto immediato, semplice, fruttato (pesca ?), di una naturalezza non affettata. Se lo lasci crescere nel bicchiere, lo sentirai via via più profondo ed emozionante. Valutazione: Fiesta.
Lunatica 2018: lunghissima macerazione e passaggio in terracotta. Il vino risulta elegante, floreale, gustoso con personalità, migliorerà ancora con l’affinamento. Valutazione: Celebration.
• La Pietra del Focolare
L’Aura di Sarticola 2017: vendemmia tardiva di grande fascino. Strepitosa sostanza in equilibrio fra vena acida e morbidezza. Beva sontuosa: palato ampio, intenso, vellutato. Grande bicchiere. Valutazione: Top.
Vermentino Anfora 2017: altro riuscito esempio delle potenzialità del vitigno. Macerazione ed anfora danno morbidezza e complessità, la beva è fresca, piena e vellutata. Valutazione: Celebration.
• Prima TerraCarlaz 2018: da una macerazione prolungata sulle bucce emerge un vino di territorio come pochi, insieme salmastro, quasi roccia fluida, e carezzevole, come una brezza di mare che però ti lascia il sale sulla pelle. Valutazione: Celebration.